Oggi partiamo con una serie di tre puntate che usciranno settimanalmente, dove andremo a suggerirvi tutta una serie di regole per valutare correttamente un immobile.
Valutare correttamente un immobile è un lavoro da professionisti; sono tanti, infatti, i fattori che possono incidere nella determinazione del prezzo.
Il Privato, inoltre, nell’attribuire un valore ad una casa o ad un terreno è sovente fortemente condizionato da alcune idee preconcette e non oggettive, delle quali spesso non si rende neppure inconsciamente conto.
Se dovrà ‘acquistare ‘ tenderà quindi a rilevare tutti i difetti che, a suo avviso, dovrebbero fare scendere il prezzo; se viceversa vorrà ‘vendere’ sarà portato a considerare il proprio immobile di valore, spesso superiore rispetto a quello effettivo. Ecco quali sono i criteri razionali da seguire per valutare nel modo giusto un immobile.
Per valutare un immobile (sia esso un appartamento, una villa, un terreno o un magazzino) esiste una precisa formula, che si potrebbe così riassumere:
la superficie commerciale x quotazione al metro quadrato x coefficienti di merito, uguale Valore Commerciale.
Per comprendere la suddetta formula, occorre conoscere il significato dei termini in essa contenuti.
Superficie commerciale di un immobile
Come puoi immaginare, la superficie di un immobile è la misura dello spazio disponibile dell’immobile stesso.
Tutti noi conosciamo, più o meno, la superficie della casa in cui abitiamo: 80, 100, 200 metri quadri.
Quella che noi di solito consideriamo, però, è la superficie calpestabile; la superficie commerciale è qualcosa di diverso, perché prende in considerazione anche spazi che si aggiungono a quello interno della casa: i muri perimetrali, balconi e terrazze, eventuali giardini. Vediamo, dunque, come si determina la superficie commerciale.
Il procedimento da adottare è il seguente:
innanzitutto, si parte dalla superficie calpestabile della casa, espressa in metri quadri, a questa si aggiunge la superficie corrispondente ai muri perimetrali (cioè quelli che circondano la casa tutto intorno) e ai muri interni.
Come calcolare la superficie sulla quale poggiano i muri?
Certamente non è possibile farlo da soli e con l’aiuto di un metro. Si utilizza allora un criterio orientativo, secondo cui si aggiunge il 5% della superficie calpestabile
A questo punto si aggiungono i balconi, ma solo per il 30 – 33% della loro superficie. Se, ad esempio, i balconi misurano 20 metri quadri, si calcolerà il 30% di tale superficie, pari a 6 metri quadri, si aggiungono quindi eventuali giardini e terrazze, sempre per una percentuale del 30 – 33% della loro superficie.
In questo modo, si ottiene la superficie commerciale dell’immobile.
Facciamo un esempio pratico.
Consideriamo un appartamento di 150 metri quadri, con balconi di 30 metri quadri, una terrazza di 50 metri quadri e un giardino di 80 metri quadri.
La superficie commerciale sarà così determinata:
superficie calpestabile: 150 metri quadri;
Sommando i valori così calcolati
(150 + 7,5 + 9 + 15 + 24) otterremo la superficie commerciale dell’immobile, pari a 205,5 metri quadri.
Una volta in possesso di questo valore dovremo moltiplicarlo per la quotazione al metro quadro.
Nel prossimo post vedremo di cosa si tratta e come reperirla.
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